Arriviamo nella Valle d’Itria dopo una breve sosta a Polignano (foto qui sotto), animata da molti turisti stranieri, sicuramente affascinati almeno quanto me di fronte a tanta bellezza. Natura e ingegno umano qui si uniscono rendendo questo posto unico e affascinante.
Le stradine di questa città candida sono un dedalo intricato, in cui è piacevole perdersi per poi ritrovarsi ancor più meravigliati trovandosi di fronte, o meglio sopra, alla forza del mare che si infrange sulle falesie.
Da piccola, prima di venire in questa regione, se mi dicevi Puglia, io pensavo subito ai Trulli. Da allora coltivavo il desiderio di vedere questo Patrimonio dell’Unesco, affascinata dalle foto di queste costruzioni fiabesche.
A volte quando desideri qualcosa da tanto, le aspettative sono molto alte ed è facile rimanere delusi. Ma non è stato questo il caso.
Il paesino di Alberobello si trova nella Valle d’Itria, un’area molto affascinante della Puglia che abbraccia parte di tre province (Bari, Brindisi, Taranto), unite in questa terra rossa da un comune denominatore fatto di muretti a secco, olivi secolari, e Trulli. Queste buffe costruzioni sono infatti una costante in questa valle, caratterizzando i panorami delle campagne di Martina Franca, Locorotondo, Cisternino e Ostuni.
Ad Alberobello si trova la maggiore concentrazione di Trulli della zona. Il paesino è logicamente puntellato di negozi che propongono gadget acchiappa-turisti, ma per fortuna la bellezza e il fascino di questo luogo non ne risentono. È un po’ magico passeggiare per le stradine in salita e in discesa, entrando a curiosare nei vari trulli-negozi, scoprendo così nuovi dettagli e scorci.
Alberobello non mi ha deluso neanche sotto il profilo gastronomico.
Sulla principale via carrabile che divide i trulli di Alberobello abbiamo incontrato un chiosco di una signora che proponeva olive, mandorle, taralli locali , insieme ad altra eccellente frutta secca. Abbiamo comprato vari tipi di taralli, che si sono rivelati i migliori di tutto il viaggio e assaggiato delle ottime mandorle rinfrescanti e dissetanti. Non sono altro che mandorle messe in ammollo in acqua e ghiaccio per almeno ventiquattro ore, e vanno mangiate così belle ghiacciate, privandole della pelle. In pratica una versione “local“ del cocco bello.
Proseguiamo il nostro tour andando a Cisternino, per visitare un’azienda produttrice di eccellenti salumi, tra cui il Capocollo di Martina Franca, Presidio Slow Food. Ma questa storia merita un articolo a parte.
Arriviamo quindi ad Ostuni, definita la città bianca, anche se io ho trovato più immacolata Cisternino.
Ostuni è elegante, un po’ aristocratica e divisa nella sua identità tra città, una splendida campagna e un mare da sogno. Non a caso gli ostunesi sono famosi per avere tre case, appunto una in città, una in campagna e una sul mare, come ci ha rivelato Sandra, proprietaria insieme al marito dello splendido B&B Giovannarolla, dove abbiamo alloggiato.
In questa zona ritroviamo le bracerie, una certezza in Puglia, e in menu le immancabili orecchiette con le cime di rapa e favette e cicoria. Sandra ci parla di Ceglie Messapica, vicina ad Ostuni, ma meno turistica e con un’anima gourmet più forte. Terremo presente questo consiglio per la prossima volta, magari tornando qui in estate, ed assaggiare piatti freschi come la pasta alla crudaiola, che deve essere deliziosa nella sua semplicità. Pomodori e basilico a crudo, condiscono la pasta insieme ad una generosa grattugiata di cacioricotta, un formaggio tipico delle Murge che nasce dalla transumanza delle pecore abruzzesi. Più morbido e lattoso nella Valle d’Itria e nelle Murge, più duro e sapido nel barese.
Bianco, verde salvia, blu nelle sue tonalità si ripetono con la loro eleganza sui muri e le porte delle case dipingendo nelle città della Valle d’Itria gli stessi colori che si ritrovano nella natura di questa terra. Affascinante credo sia l’aggettivo più corretto parlando di questa parte della Puglia. Non è solo bella, ma ha carattere e personalità.
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Fotografie che si accompagnano perfettamente alla descrizione di questi posti
meravigliosi. Mi ricordano il Johnny , un nostro carissimo amico dei tempi passati !!