Prima di (quasi) ogni uscita dell’autostrada si trova un cartello che mostra con un’immagine o una grafica ciò che è più rappresentativo della località che si raggiunge imboccando quell’uscita. A Viareggio troverete l’immagine del Burlamacco, maschera locale del Carnevale, che mette subito in chiaro l’importanza e la passione verso questa festa in questa città.
Gli anni scorsi (condividendo con voi le ricette delle frittelle di riso e dei bomboloni) vi ho già introdotto la storicità del Carnevale di Viareggio, quest’anno giunto alla 145esima edizione, ma non vi ho ancora parlato dei rioni.
I giganti di cartapesta che sfilano in passeggiata durante la domenica (o il sabato, a seconda del programma) del mese di Carnevale sono i veri protagonisti e va a loro il merito della fama di questa festa. Tuttavia per molti viareggini, ma un po’ anche per molti abitanti della Versilia intera, la vera essenza del Carnevale si respira alle feste rionali durante le serate del fine settimana.
Le vie principali di alcuni quartieri vengono chiuse a turno per permettere a una folla di ogni età, rigorosamente mascherata, di riversarsi per strada e ballare al ritmo delle canzoni del Carnevale, e non solo.
Il rione mette in scena la creatività dei cittadini di questo luogo, che riescono a inventare maschere esilaranti e uniche, ben lontane dai vestiti pomposi e lussuosi del carnevale veneziano. Qui il protagonista è il popolo, la sua voglia di divertirsi e di celebrare con orgoglio la propria città.
Il primo rione assoluto ebbe luogo il 20 febbraio 1971 in Darsena, ancora oggi il rione più bello e coinvolgente. Dura cinque serate a cavallo del weekend che precede il Martedì Grasso (dal venerdì al martedì compresi) e si svolge in via Coppino, la via che si affaccia sulle barche nella Darsena viareggina.
Ai rioni non si va solo a ballare (e a bere), ma si può anche cenare, e il Carnevaldarsena offre da sempre una delle migliori cucine.
Piatti semplici, ma ben eseguiti, dal polpo con le patate al semplice fritto.
C’è un piatto, tuttavia, che più di altri rappresenta questa festa, ed è il risotto seppie e bieta, detto anche riso rosso.
La ricetta è segreta, ma dopo qualche tentativo ho ottenuto un risotto che gli assomiglia molto e ho deciso di condividerlo con voi.
Questa è la mia ricetta, ma se volete assaggiare l’originale, ordinatelo al Carnevaldarsena quest’anno in programma dal 9 al 13 febbraio.
RISOTTO SEPPIE E BIETA del CARNEVALDARSENA
100 g bietole
300 g seppie
3 spicchi d’aglio
150-180 g passata di pomodoro
brodo vegetale (in alternativa semplice acqua)
200 g riso Carnaroli o Vialone Nano
peperoncino
pepe nero
sale
olio extravergine
1.Pulire le seppie, rimuovere l’osso e lavarle bene sotto acqua corrente. Tagliarle a pezzetti di circa 1 cm per 3 e tenere da parte.
2.Lavare bene le bietole, tritarle abbastanza finemente e tenere da parte.
3.In una padella (o una risottiera) mettete tre spicchi d’aglio con tre cucchiai d’olio e un pochino di peperoncino e lasciar soffriggere. Aggiungere la bieta e lasciar insaporire per un paio di minuti e poi aggiungere le seppie e lasciar sfrigolare per cinque minuti a fiamma medio alta. Aggiungere un po’ di sale e di pepe.
4.Mettere la salsa di pomodoro in un pentolino insieme a un pizzico di sale e far scaldare sul fuoco. In un altro pentolino mettere a scaldare del brodo vegetale (o della semplice acqua).
5.Togliere la bieta e le seppie dalla padella e metterli in una ciotola. Rimettere la padella sul fuoco aggiungere un cucchiaio d’olio e versare il riso, che lascerete tostare per circa 3 minuti mescolando di continuo e salate.
6.Aggiungere la bieta e le seppie, abbassare la fiamma e iniziare a cuocere il risotto versando subito la passata di pomodoro calda. Cuocere il risotto aggiungendo un mestolo di brodo solo quando i liquidi precedenti si saranno quasi del tutto riassorbiti. Proseguire la cottura per circa 15-17 minuti, i tempi di cottura variano molto in base al tipo di riso scelto.
7.Interrompere la cottura quando il riso è ancora al dente, togliere la pentola dal fuoco, versare un filo di olio e coprire la padella con un coperchio e lasciar riposare per qualche minuto. Servire subito con un po’ di pepe macinato fresco.
Enjoy!
Questa ricetta fa parte dell’edizione di febbraio di Cucina Conversations sul Carnevale. Per scoprire le altre ricette (solo in inglese):
– Parmigiana di zucchine di The Heirloom Chronicles (che vivendo in Australia ha delle belle zucchine di stagione)
– Ciambelle profumate all’arancia di Marmellata di cipolle
– Zeppole di patate di Pancakes and Biscotti
– Chiacchiere ripiene di Turin Mamma
– Livia’s Crostoli di Flavia’s Flavors
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