La Mangialonga a Levanto – il cibo e il percorso dell’edizione 2018

Mangialonga Levanto

Ormai lo sapete: quando cibo e viaggi si uniscono io mi sento nel posto giusto.
E per viaggio non intendo necessariamente un’esperienza lunga in una meta lontana ed esotica, ma vale anche una giornata trascorsa a pochi km da dove vivo.
Quando un’esperienza è autentica e mi permette di entrare in contatto con un territorio, con la sua gente e il suo cibo, io sento di aver viaggiato, anche se solo per la durata di una giornata.

Domenica 20 maggio ho vissuto una di queste giornate, partecipando per la prima volta alla Mangialonga di Levanto.

Che cos’è la Mangialonga

La Mangialonga è un percorso enogastronomico di circa 14 km da fare a piedi tra le frazioni di Levanto, un evento giunto quest’anno alla sua 23esima edizione. Ogni tappa coincide con una delle frazioni dove ad aspettare i partecipanti ci sono i piatti della tradizione ligure (e un bicchiere di vino locale).
La passeggiata è a tratti tranquilla e facile, a tratti più faticosa ma il panorama che si incontra durante il percorso e l’aria festosa ad ogni tappa ripaga di ogni fatica.

Per farvi capire meglio che cosa ho visto e mangiato durante la Mangialonga 2018, ripercorro qui le tappe una a una.

Mangialonga Levanto

Focaccia alla salvia – Fossato

La prima tappa è anche la più semplice. Il percorso è completamente su strada asfaltata e la passeggiata ti fa subito immergere nel verde delle colline di Levanto.
Ad attenderci a Fossato c’è una fetta di focaccia, ovviamente ligure, alla salvia. La focaccia non ha bisogno di presentazioni ma non l’avevo mai provata in questa versione dal retrogusto balsamico di salvia. Buona, un ottimo inizio!

Mangialonga LevantoMangialonga Levanto

Torta di verdure – Lizza

Il secondo percorso è sicuramente più impegnativo, essendo su sterrato ciottoloso e in salita. All’arrivo però nel borgo di Lizza ci aspetta una deliziosa e nutriente torta di verdure: una torta salata a base di pasta matta (un impasto a base di farina, acqua, olio e sale) e ripiena di erbette, ricotta, parmigiano e pepe. Buona e ristorativa dopo la prima sudata della giornata!

Mangialonga Levanto

Minestrone genovese – Lavaggiorosso

La giornata è stupenda e soleggiante, ma questo significa che i tratti non ombreggiati sono anche i più faticosi. Per raggiungere Lavaggiorosso raggiungiamo prima un mulino dove viene servita dell’ottima farinata di ceci e percorriamo poi un altro tratto, in parte in salita, sotto il sole e arriviamo nella piazzetta di Lavaggiorosso dove un gruppo sta suonando dal vivo.
Qui viene servito una porzione di minestrone genovese, un semplice minestrone di verdure reso speciale dall’aggiunta di pesto.
Mangiare zuppe al caldo mi ricorda l’Asia, in particolare Singapore, dove le temperature tropicali non impedivano agli abitanti di consumare quotidianamente ogni tipo di zuppa calda e fumante. Anche se forse a noi pare poco allettante, mangiare cibi caldi ci fa di sudare di più, permettendo al nostro corpo di abbassare la temperatura e quindi rinfrescarci. Provare per credere!
A Lavaggiorosso entriamo anche alla Cantina du Beppe, il locale di un simpatico ristoratore che ci offre crostini con ottime acciughe e la merenda della nonna (l’intramontabile pane e olio, quello buono).

I lupini a Groppo e il coniglio ligure a Dosso

Le due tappe successive sono Groppo, dove ci viene offerto una sorta di aperitivo a base di lupini e rinfrescante spuma bionda, e Dosso.
Lungo il percorso non resistiamo a scattare qualche foto al panorama che ci fa intravedere il borgo di Levanto e il suo mare. È incredibile la strada che abbiamo già percorso a piedi, Levanto sembra così lontana e distante!
A Dosso ci attende l’unica portata carnivora del percorso: un piatto abbondante di coniglio alla ligure, preparato con olive e pinoli. Qualche minuto di riposo e poi via, verso la prossima meta!

Brandacujun Mangialonga

Brandacujun – Casella

Abbiamo già superato metà percorso e iniziamo ad essere sazi, ma a Casella ci attende una fetta di pane con abbondante brandacujun. Si tratta di un piatto ligure preparato mantecando il baccalà insieme a patate, olio, aglio e prezzemolo. Se amate il baccalà, non potete non innamorarvi di questo piatto (di cui potete trovare la ricetta qui sul mio blog).

Pan fritto e stracchino – Montale

Montale è una delle frazioni che si incontra percorrendo la strada che collega l’autostrada a Levanto. In piazza la gente balla a suon di musica, che ci ha accompagnato a ogni tappa indicandoci con l’aumentare dei decibel l’avvicinarsi della meta.
Qui a Montale viene servito il pan fritto con stracchino, una preparazione comune a molte aree dell’Italia centrale anche se con nomi differenti e qualche variante. Questa versione però l’ho trovata ottima: il pan fritto era asciutto, croccante fuori e vuoto dentro, irresistibile abbinato allo stracchino.

Mangialonga-Levanto

Frittelle di mele – Le Ghiare

Continuiamo il percorso lungo il sentiero. Questo è l’ultimo tratto completamente immerso nella natura prima di rientrare a Levanto. All’arrivo a Le Ghiare troviamo delle deliziose frittelle di mele, fritte al momento dai numerosi e sempre allegri volontari.

Gelato – Piazza Staglieno

Siamo vicini al traguardo, l’ultima tappa di questa Mangialonga si trova nel centro di Levanto, in Piazza Staglieno, dove ad attendere gli aitanti partecipanti c’è una porzione di gelato. Anche se è brutto abbandonare il percorso a pochi passi dall’arrivo, ho dovuto rinunciare all’ultima tappa per dirigermi verso la stazione e prendere il treno del ritorno.

Grazie Mangialonga, grazie Levanto!

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La Mangialonga a Levanto - il cibo e il percorso dell'edizione 2018
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