Prima che arrivi l’estate, non potevo non condividere una ricetta con il cioccolato, un’ingrediente che amo molto, e che, ahimè, consumo troppo poco.
Dobbiamo ringraziare i cari Maya ad aver iniziato a coltivare l’albero del cacao, le cui fave venivano già allora utilizzate per preparare una bevanda nutriente, che molto assomigliava alla nostra cioccolata calda.
Una bevanda che ha fatto nei secoli proseliti in tutto il mondo; tant’è che negli Aristopiatti, si racconta che i prelati di qualunque grado ne erano ghiotti, a tal punto che nel 1664 il cardinale Francesco Maria Brancaccio sdoganò il “brodo indiano” (il nome dell’epoca della cioccolata calda) anche durante il digiuno, purché fosse preparato con acqua.
Per gli appassionati di dolci americani, il brownie non ha certo bisogno di presentazioni.
Una delle torte al cioccolato più famose in US, e forse una delle più buone con la sua semplicità. Pochi ingredienti per tante varianti. C’è chi la preferisce cakey – più alta e soffice – ma la migliore per me è fudgy, cioè con l’interno fondente e umido.
Per tradizione si prepara in uno stampo quadrato o rettangolare, in modo da poterla tagliare in cubotti, da prendere e mangiare con le mani, giusto per rendere l’esperienza dell’assaggio ancora più goduriosa.
Un dolce che piace a tutti, o almeno a tutti quelli che amano il cioccolato.
Qui non ci sono scuse, gli ingredienti devono essere di prima qualità. Usate un ottimo burro (i migliori sono quelli “di centrifuga”, tipo il Lurpark) e il miglior cioccolato fondente che trovate, l’ideale sarebbe un Domori o un Amedei per rimanere patriottici.
La ricetta base è di Ruth Reichl, una giornalista enograstronomica statunitense e autrice di diversi romanzi sul cibo. Questo brownie è tratto dal suo libro più famoso, “La parte più tenera”; ho ridotto molto la quantità originale di zucchero, perché il cioccolato da me usato era un fondente al 65%, non troppo amaro.
IL BROWNIE DI RUTH REICHL
per 2 teglie rettangolari di alluminio (bordi alti), 21 x 16 cm
150 g di burro di qualità
150 g di cioccolato fondente di qualità
4 uova
250 g di zucchero
120 g di farina setacciata
1/2 cucchiaino di sale
1/2 bacca di vaniglia
1.Accendere il forno a 200°. Ridurre il cioccolato in pezzi piccoli e metterlo a fondere insieme al burro a bagnomaria. Aggiungere i semi di mezza bacca di vaniglia e tenere da parte.
2.Nella planetaria o con le fruste elettriche, sbattere le uova intere insieme al sale e allo zucchero per una decina di minuti. Bisogna ottenere un composto chiaro e spumoso.
3.Continuando a sbattere a bassa velocità, incorporare il cioccolato e il burro fusi e poi, poco a poco la farina già setacciata.
4.Rivestire di carta da forno le teglie e versare il composto. Infornare e abbassare subito la temperatura a 180° e cuocere per 30-35 minuti.
Come dice Ruth, qui il trucco dello stecchino non vale, perché il brownie va tolto dal forno quando al cuore è ancora umido.
Quando si sarà raffreddato, tagliarlo in cubotti. Durante la cottura si sarà formata una sottile crosta croccante in superficie, che al taglio tende a rompersi e a dare il caratteristico aspetto a questo dolce.
Enjoy!
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