I Mirtilli selvatici degli Appennini

Piccoli frutti dalle prodigiose proprietà. I mirtilli selvatici si distinguono non solo per la dimensione minuta, ma soprattutto per il sapore più intenso e per la ricchezza di antiossidanti.

Uno dei momenti che aspetto di più dell’estate è proprio legato alla raccolta di questi frutti. Passare qualche ora piegati tra i bassi cespugli sui declivi in altura sarà faticoso, ma libera la mente e regala quella inconfondibile sensazione di consapevolezza e soddisfazione, tipica del foraging (cioè l’attività di raccogliere cibo in modo spontaneo).

Non lontano dalla Versilia ci sono due zone che in circa un’ora e mezza d’auto ti permettono di respirare un po’ di aria di montagna e di raccogliere mirtilli selvatici.
Qui sotto vi racconto come raggiungere queste due località insieme a qualche consiglio.

[So che arrivo un po’ tardi con questo post, perché in realtà la stagione dei mirtilli sta volgendo al termine. Diciamo che mi porto avanti per il prossimo agosto :)]

Mirtilli selvatici

SAN PELLEGRINO IN ALPE

San Pellegrino è il paese abitato più alto degli Appennini (1525 m). E non stentiamo a crederlo quando percorrendo le ripide salite che vi conducono, iniziamo a sentire odore di bruciato dal motore della mia povera macchina che si sta surriscaldando. (niente paura, mi dicono che è normale!)

Per arrivare qui da Lucca, bisogna seguire le indicazioni per Castelnuovo Garfagnana e poi proseguire per il Passo delle Radici.

Mirtilli, San Pellegrino in Alpe

Il paesino di San Pellegrino è concentrato in pochi metri, dove trovano luogo qualche negozio, un paio di alberghi e qualche bar/ristorante.

Per raccogliere i mirtilli dovrete proseguire ancora per circa un kilometro e parcheggiare la macchina prima del confine modenese. San Pellegrino è l’ultima località toscana, prima di entrare in Emilia, dove i negozianti del posto ci informano che fanno la multa ai raccoglitori di mirtilli senza autorizzazione.

Taverna del Pellegrino

Prosciutto Bazzone, Taverna del Pellegrino

Per fare merenda prima di tornare a casa, ci fermiamo alla Taverna del Pellegrino per un piatto di Prosciutto Bazzone, il crudo Presidio Slow Food della Garfagnana e una coppa di gelato al fiordilatte ricca di mirtilli freschi, conditi con semplice zucchero e limone.

Se non siete soddisfatti della quantità di mirtilli raccolta, nessun problema. In paese troverete “La Sorgente” (il negozio sopra la Taverna del Pellegrino) o il negozio “Utilizziamo il Sottobosco” (si chiama proprio così!) per acquistare prodotti tipici, cestini e mirtilli freschi.

ABETONE

Val di Luce, Abetone

L’Abetone è la più grande e nota località sciistica della Toscana del nord, che ha molto da offrire anche al turista estivo.

Si trova in provincia di Pistoia, ma arrivando da Lucca condivide per un breve tratto la stessa strada che fareste per San Pellegrino in Alpe.

Superato Borgo a Mozzano e seguendo per l’Abetone, vi ritroverete alla vostra sinistra il Ponte della Maddalena. Qui una sosta è d’obbligo, per percorrerlo e scoprire la leggenda che ha reso questo ponte noto come il Ponte del Diavolo.

Ponte del Diavolo

Ad agosto all’Abetone ha luogo il Festival del Mirtillo. Troverete ristoranti che propongono interi menu a base di mirtillo ed interessanti laboratori ed escursioni per scoprire il territorio e questo frutto.

Il 2016 non è stata una buona annata per il mirtillo in questa zona; noi siamo stati dopo ferragosto in Val di Luce, e abbiamo faticato a trovarne, ma in compenso abbiamo rimediato qualche fragolina e lampone.

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Per acquistare mirtilli potete andare negli alimentari dell’Abetone o di Fiumalbo, piccola cittadina a pochi kilometri dalla Val di Luce, famosa per il suo croccante, fragile e arrotolato come un cannolo. Provatelo così com’è o con della semplice panna montata. Lo troverete in diversi negozi e pasticcerie della città; noi abbiamo assaggiato quello della pasticceria “La Saletta” (ex Angolo del Goloso), che con un cartello esterno racconta la storia di questo dolce, creato dalle suore cappuccine di Fanano e riscoperto dal 1984.

Indirizzi utili:

  • Ponte della Maddelena, detto Ponte del Diavolo
    Via del Brennero, Borgo a Mozzano (LU)
  • Taverna del Pellegrino
    Via Vandelli 10/bis, San Pellegrino in Alpe (LU)
  • La Sorgente
    Via Centro 10, San Pellegrino in Alpe (LU)
  • Pasticceria La Saletta
    Piazza Umberto I, Fiumalbo (MO)
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I mirtilli selvatici degli Appennini
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2 Comments

  • Bellissimo articolo! Condivido la tua passione nel raccogliere i mirtilli e la soddisfazione e il senso di pace che ne derivano. Noi siamo andati all’Abetone prima di Ferragosto e abbiamo fatto un buon raccolto ma in effetti ce n’erano meno dell’anno scorso. Il croccante però non lo conoscevo, anche perché noi siamo stati sul versante fiorentino…deve essere buonissimo!
    Per l’anno prossimo voglio appuntarmi San Pellegrino in Alpe. È stato bello leggerti, davvero un post utilissimo 🙂
    Un abbraccio

    • Ciao Alice! Sono davvero felice che ti sia piaciuto questo post! Il croccante di Fiumalbo per me è stata una piacevole scoperta, è davvero buonissimo. Devi assaggiarlo! L’anno devo andare anch’io prima all’Abetone, sicuramente ne troverò di più. Ora è il turno delle more, di cui la Versilia è ricca. Un abbraccio e a presto, Dani 🙂

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